dalla parte del Medico ingiustamente colpito
Gentilissimi Medici,
sappiamo di non affermare nulla di nuovo ricordandoVi come ormai la professione medica sia a rischio altissimo di denunce penali, cause civili, richieste sempre più folli di risarcimento, assenza di copertura assicurativa da parte degli ospedali, disdetta delle polizze da parte delle assicurazioni, premi sempre più esorbitanti, aggressione da parte dei pazienti, dei parenti, dei giornali e via dicendo.
Voi tutti saprete che in sede civile la metà dei medici circa è condannata a risarcire la parte cosiddetta “offesa”, tanto che molti stanno ricorrendo allo stratagemma del trust, che però come noto implica anche alcuni rischi concreti.
I malati ottengono attualmente migliori risultati rispetto ai medici in quanto esistono associazioni, comitati e studi professionali che invitano, anzi incoraggiano, i pazienti a denunciare i medici, strutture che hanno ormai sviluppato nel settore competenze specifiche approfondite e di consolidata esperienza, al contrario i medici mancano di un supporto valido e specificamente dedicato alla soluzione della problematica.
Si deve ricordare che una malpractice litigation comporta per il medico-vittima danni patrimoniali e non patrimoniali. Danni patrimoniali in quanto il medico dipendente di strutture pubbliche o private può essere sospeso o addirittura licenziato, se libero professionista può perdere clientela; inoltre il medico ingiustamente incolpato deve sopportare i costi diretti ed indiretti della propria difesa. Danni non patrimoniali, dato che l’ingiusto procedimento lede la salute psico-fisica della vittima, incide sul suo stato emotivo, sul suo modo di vivere e di rapportarsi con il prossimo, sia congiunti ed amici, sia pazienti.
Ciò che molti medici non sanno è che l’ordinamento giuridico fornisce alcuni strumenti che se utilizzati in maniera opportuna e tempestiva possono aiutare a far valere le proprie ragioni, difendere la propria innocenza, ottenere il giusto risarcimento dei danni subiti.
Nell’ambito di un giudizio civile iniziato dal paziente o dai suoi congiunti, il medico vittima dell’ingiusta accusa può e deve far valere le proprie ragioni, ma soprattutto deve egli stesso chiedere il risarcimento di tutti i danni subiti, patrimoniali e non patrimoniali, e proprio questa rivalsa costituisce lo strumento più efficace a disposizione del medico.
Inoltre, a fronte di un’ingiusta querela il medico può presentare egli stesso una querela per calunnia nei confronti del paziente, oppure, ove ricorrano determinate circostanze, può procedere in sede civile contro il paziente o i familiari che lo abbiano ingiustamente accusato, per ottenere il risarcimento dei danni subiti ed il rimborso dei costi diretti ed indiretti sopportati.
E’ arrivato il momento di invertire le regole del gioco !
Dott. Claudio Puoti
Avv. Emanuela De Rossi
Data | 13.10.2013 |
Autore | Mario Romano |
Oggetto | medicina difensiva |
Concordo perfettamente.
Caro Claudio, un'altra tua pregevole iniziativa.
E' ora di reagire per il bene nostro, dei pazienti e di una santà pubblica più efficiente, efficace, sostenibile.
Mario
Studio Legale De Rossi
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